Per una costa pugliese che sia di tutti…
“Tutti uniti per la costa pugliese ed è battaglia contro l’erosione”, titola così l’articolo pubblicato oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno e riferito all’evento di lancio della “Giornata della Costa”, la cui prima giornata regionale si svolgerà il prossimo 10 aprile 2024, tenutosi ieri a Bari. Un titolo di forte impatto, peccato che in quei “Tutti”, e questa non vuole essere una critica alla Gazzetta che non ha colpe, mancano gli Ordini professionali e quindi anche i Geologi che, per competenze professionali, da sempre si occupano di coste.
Giovanna Amedei, presidente dell’Ordine dei geologi della Puglia (Org) interviene sull’accaduto dichiarando come da tempo si continui a dire che lunghi tratti di litorale pugliese siano interessati da marcati fenomeni erosivi che stanno radicalmente cambiando la fisionomia del paesaggio locale. La Puglia figura ai primi posti di una classifica, elaborata da Legambiente, delle regioni maggiormente afflitte da consumo di suolo costiero.
In condizioni naturali, infatti, i principali responsabili del modellamento costiero sarebbero la degradazione meteorica, l’apporto di sedimento da parte dei fiumi, i moti distruttivi e costruttivi del mare e il trasporto operato dal vento. Ma alle cause naturali che causano un deficit sedimentario si è aggiunta prepotente l’azione dell’uomo, che ha pesantemente urbanizzato più del 50% del litorale. Questa condizione è aggravata da un’altra serie di fenomeni generati dal riscaldamento climatico in atto, un processo dovuto a una serie di concause naturali i cui effetti sono ampliati dal massiccio rilascio in atmosfera di gas serra conseguente alle attività industriali.
Con tali premesse tecniche, prosegue Amedei, “avrebbe fatto ‘piacere’ anche a noi Geologi partecipare e dare il nostro contributo all’evento di lancio della “Giornata della Costa” perché le progettazioni da attuarsi hanno bisogno di tecnici, di professionisti che ogni giorno lavorano in tal senso. Il problema non sono “solo” i finanziamenti ma capire la tipologia di interventi da attuare in termini di mitigazione e adattamento. La mitigazione, di gran lunga più importante, ci impone di intervenire sulle cause del fenomeno senza trascurare azioni di monitoraggio, controllo e studio del fenomeno. L’adattamento, invece, può prevedere interventi per arrestare o contenere l’erosione con progettazioni ben studiate che non siano causa di spostamento del problema in altre zone”.
Un’altra occasione per ricordare sempre l’importante ruolo del Geologo che, al pari di altre professionalità, non può essere “dimenticato” in quella Task Force a tutela del patrimonio paesaggistico e ambientale della regione Puglia.
Per informazioni:
Giovanna Amedei (3476262259) – Presidente Ordine dei geologi della Puglia
Elsa Sciancalepore (3667050179) – Addetto stampa Ordine dei geologi della Puglia