RIQUALIFICARE IL TERRITORIO COMUNALE SUD COSTIERO DEL COMUNE DI BARI

Perfezionamento delle scelte progettuali al Piano urbanistico generale (Pug) – “Progetti anticipatori”, elaborato dell’Org della Puglia

Potenziare i lembi residui di naturalità della fascia costiera e rivitalizzare quelli depauperati, migliorare la connessione tra la città urbanizzata e la costa nelle aree in cui questa è impedita dal fascio ferroviario… questi alcuni interventi di carattere generale che secondo l’ Ordine regionale dei geologi (Org) della Puglia andrebbero realizzati, da subito, per riqualificare il territorio comunale sud costiero del Comune di Bari.

Come è noto, si legge nel perfezionamento delle scelte progettuali al Piano urbanistico generale (Pug) – “Progetti anticipatori”, documento redatto ed inviato dall’Org della Puglia all’Assessore all’urbanistica e politiche del territorio del Comune di Bari, Prof. Carla Tedesco, come contributo all’incontro avvenuto nel mese di dicembre scorso in tema, il territorio comunale barese risulta tra le aree urbane italiane a maggior consumo di suolo con superficie impermeabilizzata al 2007 pari al 38,7% del totale dell’area.

 Un Tavolo di confronto voluto dall’amministrazione comunale di Bari per ottimizzare le scelte progettuali fornendo indirizzi al processo di redazione del nuovo Pug e questo al fine di sperimentare, attraverso la scale del progetto esecutivo, alcune strategie del piano; coinvolgere nel concreto e in modo trasparente le reti di attori territoriali nella definizione dei meccanismi della sua implementazione; fornire risposte ad alcune istanze sociali ed economiche che si manifestano come “urgenti” nel corso del processo di redazione dello stesso.

Un confronto a cui l’Org della Puglia risponde elencando testimonianze idro-geo-morfologiche e lito-stratigrafiche che si ritiene indispensabili target di riferimento per una pianificazione rispettosa delle presenze del passato, e che dalla emergenze geomorfologiche rappresentate dai residui corpi dell’antico sistema dunale, posto tra Pane Pomodoro e Torre Quetta, vanno alle rade e calette quali sbocchi al mare di antichi reticoli fluviali e/o torrentizi, dalla tutela e valorizzazione storico-archeologica della Cala San Giorgio e della Lama nel tratto terminale, si spostano all’individuazione e riperimetrazione dei residui ambiti produttivi agricoli di valenza medioevale, dalla tutela e valorizzazione dell’unità idrogeologica della sorgente continentale posta lungo il torrente Valenzano, vanno alla conservazione, tutela e valorizzazione di manufatti rurali isolati in pietra a secco.

Criteri di pianificazione ambientale sostenibile sono anche rappresentati dal verificare la possibilità di utilizzo della geotermia a bassa entalpia quale forma di risparmio energetico nonché dal porre sempre maggiore attenzione al tema relativo al riutilizzo delle acque meteoriche, ovvero depurate, ai fini irrigui e questo in un contesto di risorse idriche sotterranee fortemente contaminate dai processi di salsificazione.

Per interviste:

Salvatore Valletta (3899641055) – Presidente Ordine dei geologi della Puglia

Elsa Sciancalepore (3667050179) – Addetto stampa Ordine dei geologi della Puglia

Comunicato stampaNota inviata al Comune